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Camminare, il vero BruciaGrassi

Tisane o altre sostanze “bruciagrassi” capaci di farci diminuire di peso rapidamente andando ad eliminare il grasso in eccesso sono una pura invenzione di marketing. Solo un’attività fisica di tipo aerobico, come il Camminare, abbinata ad un sano stile di alimentazione può veramente riuscire a farlo.

In un celebre video su YouTube, Dario Bressanini spiega, innanzitutto, che queste fantomatiche tisane non possono veramente bruciare i grassi. Lo dimostra scientificamente partendo dalla definizione di Caloria, l’energia necessaria per innalzare di 1 °C (da 14,5 a 15,5) la temperatura di 1 g di acqua distillata alla pressione di 1 atm. Considerando che l’Energia non può essere distrutta ma solamente trasformata e sapendo che un grammo di grassi ha un potere calorico di 9000 Calorie, con pochi e semplici passaggi matematici ricaviamo che con la combustione di 100 grammi di grassi si ottiene un innalzamento della temperatura di 90 Kg di acqua di 10 gradi. Visto che siamo composti al 60% di acqua, se veramente questa miracolosa tisana bruciasse anche solo questa piccola quantità (e 100 grammi di grassi in meno non ci renderanno di certo magri!) questo significherebbe un aumento della nostra temperatura corporea tale da portarci a morte certa.

Per eliminare i grassi, invece, sono necessarie una corretta alimentazione e un’attività fisica adeguata. La prima è ovviamente molto importante ma qui mi interessa concentrarmi sulla seconda.

Il nostro corpo per produrre energia utilizza, approssimando un pò, uno di due meccanismi. Il primo, detto aerobico, avviene quando abbiamo grande disponibilità di ossigeno, cosa che succede in attività prolungate ma di bassa intensità che possiamo svolgere senza avere il “fiatone”. Il secondo, detto anaerobico, interviene quando l’intensità dello sforzo è alta e non riusciamo a introdurre tutto l’ossigeno di cui necessiteremmo.

I due meccanismi utilizzano riserve energetiche diverse. In quello anaerobico vengono utilizzati principalmente le riserve di glicogeno che derivano dai carboidrati. Quello aerobico invece, dopo una ventina di minuti di consumo di glicogeno, comincia a “bruciare” i depositi di grassi.

Camminare è un’attività, entro certi limiti di intensità, di tipo aerobico. Ecco perchè affermo che è il vero bruciagrassi: in questo caso, a differenza delle tisane, l’energia viene spesa e non trasformata in calore !

Ma cosa significa entro certi limiti? Se noi percorriamo un tratto in forte pendenza a ritmo sostenuto e siamo a corto di fiato, quasi sicuramente non staremo nella fascia aerobica ma in quella anaerobica dove non consumiamo le grosse quantità di grassi di cui disponiamo ma le limitate scorte di glicogeno che sono particolarmente preziose visto che senza di queste i grassi non possono essere utilizzati. Per bruciare i grassi bisogna invece avere un passo costante e un ritmo che ci consenta di rimanere in zona aerobica.

Come faccio a rendermi conto in quale delle due fasce mi trovo? Esistono molti sistemi utilizzati da atleti di buon livello (non necessariamente professionisti) ma sono un pò scomodi per “camminatori della domenica”. Un buon metodo, pratico e poco costoso, è l’utilizzo del cardiofrequenzimetro che ci permette di misurare la frequenza dei battiti cardiaci. Svolgendo attività fisica in un determinato range (60-70%) della propria frequenza cardiaca massima è possibile lavorare nella zona aerobica ottenendo lo smaltimento dei grassi e ulteriori benefici dovuti al potenziamento della propria capacità aerobica.

Il cardiofrequenzimentro può essere impostato con allarmi acustici per darci un feedback immediato sull’intensità del proprio sforzo e farci capire se siamo al di fuori dell’intervallo ideale. In più, ci fornisce anche una traccia cronologica che può essere utilissima per successive analisi.

Volete un sistema ancora più semplice? Il Talk Test, un pò approssimativo ma efficace: se riuscite a camminare e a parlare senza fiatone siete in zona aerobica. Facile eh? Si, come camminare.

Nel camminare, il vero segno della sicurezza è una giusta lentezza. Intendo, con questo, una lentezza del camminatore che non è l’esatto contrario della velocità. In primo luogo, è l’estrema regolarità del passo, la sua uniformità. Al punto che potremmo quasi dire che il buon camminatore scivola – Frédéric Gros

Agostino Anfossi

Agostino Anfossi

"Non dimenticate che la terra si diletta a sentire i vostri piedi nudi e i venti desiderano intensamente giocare con i vostri capelli". (Kahlil Gibran)

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