Da lontano il promotorio del Circeo rivela il profilo di un volto adagiato sul mare. Si dice sia quello della maga Circe che trasformò in porci gli uomini ma nulla potè contro il loro condottiero, Ulisse, che non solo riuscì a vincere i suoi sortilegi ma anche a rendersi irresistibile per lei.
Dalla sua cima si domina il mare sopra un costone di roccia che, non a caso, si chiama Il Precipizio. Ruotando la testa, nelle giornate limpide, si può scorgere quasi tutta la costa laziale sotto Roma e le isole Pontine, gli Aurunci, gli Ausoni, i Lepini.
Salire sul Picco di Circe non è un’emozione da poco e richiede camminatori esperti abituati anche ad usare le mani per sorreggersi in alcuni punti dove il sentiero è sconnesso ed esposto e la roccia diventa sicura amica. Per tale motivo selezioneremo con attenzione i partecipanti.
Partiremo da Torre Paola e dopo aver conquistato con una breve ma ripida salita la sua cima – il naso della maga – riprenderemo la marcia lungo il crinale del promontorio fino ad arrivare alle Crocette. Da lì scenderemo di quota per tornare su un comodo sentiero alla partenza.
Riservato a escursionisti esperti ed allenati.