Quinto Orazio Flacco, il noto poeta e scrittore satirico romano contemporaneo di Virgilio, amava le terre intorno Licenza. Vi si era ritirato intorno al 31 a.C. dopo che il suo amico Mecenate gli aveva regalato una sontuosa villa che gli permetteva di realizzare il suo ideale di una vita goduta con sapiente moderazione: in solitudine ma non in isolamento, non lontano dalla città, dall’umanità di cui era sempre curioso incontrata nel Foro e dalle vie riuscendo, allo stesso tempo, a conservare tutta la sua indipendenza e ritrovando il silenzio di cui necessitava.
Nel nostro anello partiremo proprio da Licenza per scoprire, durante il cammino, i resti di quella splendida magione e, dopo essere saliti lungo gli antichi sentieri boscosi dei monti che la sovrastano, goderci i suoi magnifici, estesi, verdi prati.
Non mancheranno panorami sconfinati e alcune inaspettate sorprese che, per rimanere tali, non vi sveliamo adesso.
Dopo essere transitati attraverso il vicino borgo di Roccagiovine, torneremo al punto di partenza ripensando al significato del pensiero Oraziano del Carpe Diem alla luce dei nostri tempi e degli attimi della giornata che avremo saputo cogliere.