Corchiano (VT), l’antica Fescennium, alta su un dirupo difeso da due fiumi, un pugno di antiche case strette a farsi coraggio, in bilico sullo strapiombo. Sotto le rocce, in fondo, il Rio Fratta all’interno di una lussureggiante forra lungo il cui corso si snodano una serie di ripari in grotta che testimoniano la presenza dell’uomo già in epoca paleolitica intervallati da mirabili opere e costruzioni, antiche mole, ponti e le sue incredibili vie cave, profondi solchi verticali scavati, a forza di braccia, per permettere il passaggio e mettere in comunicazione luoghi separati da enormi massicci di tufo.
Un percorso breve in un contesto aspro reso lineare da migliaia di anni di azione dell’acqua sulla roccia vulcanica e dalla fatica di antiche mani.
Al termine ci sposteremo con le nostre auto al Monumento Naturale di Pian Sant’Angelo, Oasi del WWF, dove incontreremo altre testimonianze falische come l’acquedotto falisco di “Ponte del ponte” e la Tomba del Capo inseriti nel contesto selvaggio di una forra boscosa che, tutelata da molti anni, ancora ben rappresenta l’originario ambiente in cui prosperarono le popolazioni locali.