Il Monte Crepacuore (1997 m), all’estremità sud-orientale del Parco Naturale Regionale dei Monti Simbruini, è l’ultima cima dei Càntari prima di incontrare gli Ernici seguendo l’andamento naturale della dorsale che corre al confine tra Lazio e Abruzzo.
Il suo nome evoca immense fatiche, probabilmente quelle che bisogna sopportare salendo dal ripido e fitto versante orientale della Valle Roveto. Molto più agevole è invece raggiungerlo da sud-est, partendo da Campo Catino, una bella conca prativa di tipo carsico a 1800 metri di quota, un tempo sede di un plateau glaciale.
Attraverseremo questo catino naturale per tuffarci, attraverso il Sentiero dei Fiori, in una bellissima faggeta che fà da preludio all’anfiteatro naturale formato dalle vette del Peschio della Cornacchia, Monte Pozzotello e Peschio delle Ciavole sul cui fondo sgorgano le fresche acque della Sorgente del Pozzotello.
Attraverso estesi brecciai contorniati da ginepro nano saliremo in cima con buone probabilità di incontrare mucche e cavalli, qualche esemplare di gracchio alpino e di grifone e, in primavera ed estate, piante di genziana.
Dalla vetta la vista sarà ampia con il Viglio e gli Ernici a poca distanza, i Lepini, una buona parte dei Simbruini e la Majella un pò più sfumata in lontananza. Durante il ritorno inseriremo una variante panoramica che ci permetterà di avere una migliore vista d’insieme dell’intero percorso.