Il nome del monte che raggiungeremo sicuramente incuriosisce. E’ generalmente ritenuto che derivi dalla storpiatura dell’antico termine “fojetta” o “foglietta”, unità di misura per liquidi, ad indicare l’abbondanza di sorgenti di questa area.
A noi piace, romanticamente, di più un’altra interpretazione, quella della presenza di strani folletti nella zona, la cui visione rese pazzo uno degli Orsini fino al provvidenziale intervento divino della Madonna, che lo riportò alla ragione e a cui venne per questo dedicata, tra il XIII e XIV secolo, una chiesa nei dintorni. E, in effetti, la presenza di faggi e querce ritorte e di numerose rocce calcaree scavate dagli agenti atmosferici potrebbero proprio indurre a pensare ad un ambiente fatato!
Partiremo da Roccagiovine, edificata su uno sperone roccioso, dove in alto si staglia proprio il Castello degli Orsini che lo fecero edificare nel 1260; attraversando prati e boschi e costeggiando fossati giungeremo in cima dove potremo ammirare i Lucretili di cui il Follettoso fa parte e, sullo sfondo, il Velino.
Al ritorno scenderemo per altra via e, se il tempo ce lo consente, faremo una piccola deviazione per il bellissimo fosso di Vena Scritta.