A Fiumicino c’è un laghetto di perfetta forma esagonale; basta avere a disposizione una mappa satellitare e lo si individua facilmente andando a sbirciare poco sotto l’Aeroporto Leonardo Da Vinci. Non è frutto della fantasia di qualche magnate un pò bizzarro quanto piuttosto della lungimiranza di un grande imperatore romano. Traiano, infatti, volle ampliare e rendere più sicuro il precedente immenso porto di Claudio dove spesso le navi affondavano durante le tempeste e fece creare questo specchio d’acqua più riparato dotandolo di strutture di stoccaggio adeguate ai grandi traffici commerciali dell’epoca.
Partendo da un comodo parcheggio, raggiungeremo in pochi metri la sponda orografica destra del Tevere fino a giungere alla Fossa Traianea (l’attuale Canale di Fiumicino) che Traiano stesso fece costruire per consentire a imbarcazioni più piccole e leggere di risalire il Tevere e portare le mercanzie fino a Roma.
Dopo averlo costeggiato entreremo nel bel mezzo di quello che era il bacino condiviso dai due antichi porti e, dove una volta avremmo trovato il mare, cammineremo fiancheggiando i portici, la darsena e gli enormi magazzini che custodivano temporaneamente i prodotti provenienti da paesi anche lontani nel bacino del Mediterraneo.
Arriveremo proprio a pochi passi da quel laghetto esagonale, adesso all’interno di una proprietà privata a cui non accederemo, che in un tempo lontano era collegato al mare e che ai giorni d’oggi dista qualche chilometro dalla linea di costa e cercheremo di spiegare il mistero di quella sua forma così inconsueta ma così perfetta per lo scopo.