Giornata di immersione nella Natura dell’Argentario, camminando nella Storia delle Torri Senesi e Spagnole che controllavano gran parte del tratto di mare dell’Arcipelago Toscano ai tempi invaso da navi corsare che, in particolare ad opera di Khayr al Din (il famoso Barbarossa), terrorizzavano le popolazioni dell’area.
La nostra prima meta sarà Capo d’Uomo, dove troveremo i ruderi di una Torre Spagnola posta, a strapiombo sul mare, talmente in alto da far sembrare l’isola del Giglio, di fronte, e Giannutri, poco più a sud, raggiungibili con poco sforzo.
Da li ci dirigeremo nel cuore centrale dell’Argentario, quello invisibile ai turisti che vanno di fretta, per raggiungere la Torre dell’Argentiera e quindi il Forte Pozzarello che ci regalerà una vista strepitosa su Porto Santo Stefano e tutta la laguna di Orbetello mettendo in risalto la geometria dei suoi tomboli.
Se il tempo ce lo consentirà, al termine ci sposteremo con le macchine in una delle belle cale o in un punto elevato di questo promontorio ad aspettare il tramonto.