Saliremo attraverso un bosco di querce che, dopo poco, cede il passo a maestosi faggi. I sentieri dei Monti Lepini, in molti casi, non sono molto evidenti o segnalati e il nostro percorso di ascesa non farà eccezione regalandoci la sensazione di un ambiente quasi inesplorato, selvaggio. Arriveremo alle capanne che una volta erano utilizzate dai pastori che salivano per la transumanza e che ora sono a disposizione di chi voglia passare delle giornate rilassanti sui prati circostanti dall’erba soffice e bassa che invita a sdraiarsi.
Raggiunta la cima dello Sprone Maraoni (1328 m) godremo della vista ad ampio raggio della sottostante Valle del Sacco con gli Ernici e i Simbruini sullo sfondo. Sul lato opposto ammireremo il sottogruppo occidentale dei Lepini e, con un pò di fortuna, un panorama che porta fino al promontorio del Circeo.
Ridiscenderemo per sentieri molto più comodi dell’andata passando tra grandi vallate e piccoli corsi d’acqua in mezzo ad antichi stazzi realizzati con muretti di pietra a secco per il riposo notturno del gregge. Se il tempo ce lo consentirà, faremo anche una breve visita al borgo medievale di Gorga.